Ogni rata è composta da parte di capitale (ovvero parte del
prestito) e parte di interessi. 1) - Se si sceglie il tasso fisso: ogni mese si paga una rata SEMPRE DELLO STESSO IMPORTO e per tutta la durata del mutuo. 2) - Se si sceglie il tasso variabile: l'interesse che si deve pagare è composto dalla somma dell'EURIBOR + lo SPREAD. Lo SPREAD è sempre costante e sarebbe l'utile per la Banca, l'EURIBOR invece varia e lo si può controllare su quasi tutti i giornali. EURIBOR: è il tasso di interesse a cui le Banche dei Paesi dell’Unione Monetaria sono disposte a dare denaro in prestito alle altre Banche. Esso rappresenta un parametro sostitutivo ai tassi nazionali in vigore fino ai 1998 (Ribor, Pibor, Fidor, ecc.). è determinato da quarantasette Banche europee. All'inizio del mutuo, la quota interesse è maggiore della quota capitale (per interesse maggiore del 5%). Con il passare degli anni la quota interessi diminuisce perchè calcolata sulla somma da restituire che con il passare dei mesi è sempre minore (capitale residuo) e cresce la quota capitale restando costante ovviamente l'importo della rata. TAEG: Tasso annuo effettivo globale. E' il costo effettivo dell'operazione di prestito, compresi oltre agli interessi, anche tutte le spese. ovvero se con la Banca si fissa un tasso di interesse del 4,5%, il tasso effettivo pagato è 4,5 + il Taeg (es.: 0,045) = Tot. = 4,545 % Oltre al rimborso del capitale e a quello degli interessi pattuiti, nel TAEG sono incluse: - Le spese di istruttoria e apertura della pratica di credito; - Le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore (es.: le spese per il pagamento a mezzo RID); - Le spese per l'assicurazione o le garanzie, imposte dal creditore, intese ad assicurargli il rimborso totale o parziale del credito in caso di morte, invalidità, infermità o disoccupazione del consumatore; - Il costo dell'attività di mediazione svolta da un terzo, se necessaria all' ottenimento del credito; - Le altre somme (eventualmente) contemplate dal contratto La Banca d'Italia, in una sua nota, ha precisato che tali spese sono imposte al creditore quando le scelte in ordine alle garanzie da prestare siano riservate al soggetto che finanzia e non è riconosciuta al debitore la facoltà di provvedervi autonomamente. CONSIDERAZIONI: TASSO FISSO E TASSO VARIABILE: Negli anni 2002, 2003 vanno proprio di moda i tassi di interesse variabili. Ciò per merito della stabilità dell'euro e il basso tasso di sconto. TASSO VARIABILE: Il tasso variabile che si paga è la somma dell'Euribor + Spread Euribor: E' controllabile tutti i giorni su molti quotidiani. Spread: E' l'utile per la banca (circa 1%). Quindi lo Spread è costante ed è fissato all'inizio nella contrattazione con la banca, invece l'Euribor varia per questo si chiama TASSO VARIABILE TASSO FISSO: E' stabilito nella contrattazione con la banca ed è più alto del tasso variabile dell'ordine del 1,5% CONSIGLI SULLA SCELTA TRA TASSO FISSO O VARIABILE: attualmente molte banche consigliano il tasso variabile in quanto suppongono che per 10 anni il tasso non dovrebbe variare di molto, se successivamente dovesse crescere si può optare ad estinguere il mutuo. - Per un mutuo di circa £. 50.000.000 per 10 anni per stare tranquilli si può scegliere il tasso fisso. - Per un mutuo di £. 100.000.000 per 15 anni se si desidera stare tranquilli si sceglie il tasso fisso, ma questa tranquillità ha un costo di circa £. 100.000 al mese |